giovedì 28 febbraio 2008

Prendi

Prendi

di M. Ghandi

Prendi un sorriso
regalalo a chi non l'ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole
fallo volare là dove regna la notte.
Scopri una sorgente
fa bagnare chi vive nel fango.
Prendi una lacrima
posala sul volto di chi non ha mai pianto.
Prendi il coraggio
mettilo nell'animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita
raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza
e vivi nella sua luce.
Prendi la bontà
e donala a chi non sa donare.
Scopri l'amore
e fallo conoscere al mondo...

mercoledì 27 febbraio 2008

macrobiotica

Ad ogni modo sono parecchio interessato all'approccio Yin-Yang alla dietetica e alla terapia in genere. lo Yin-Yang è una buona guida, una bussola, un modo di orientarsi e di capire, ma è altrettanto importante non essere troppo rigidi o schematici e prestare attenzione ai bisogni individuali. Apprezzo molto l'approccio flessibile e di larghe vedute della Medicina Tradizionale Cinese, che considera ogni sostanza e ogni cibo come potenziale medicina se usato nel giusto modo.
La Macrobiotica, rispetto alla Medicina Tradizionale, utilizza Yin-Yang in un modo che risulta strano a chi è già esperto del punto di vista cinese: per esempio normalmente lo Yin viene considerato come contrazione e lo Yang come espansione; ebbene la Macrobiotica insegna esattamente il contrario: Yin = espansione, Yang = contrazione. La ragione di ciò, dicono, sta nel fatto che la M.T.C. si concentra sull'aspetto energetico (movimento, attività-passività), mentre la Macrobiotica focalizza sull'aspetto fisico-materico (consistenza, durezza-morbidezza). Il rischio, naturalmente, è la confusione, però non credo che la visione macrobiotica sia sbagliata, perchè penso che Yin-Yang siano termini relativi e in costante cambiamento, anche dal punto di vista concettuale! D'altra parte anche nell'antichissimo testo filosofico-divinatorio dell'Yi Jing (I Ching), le linee che compongono gli esagrammi sono spezzate (Yin) o intere (Yang): le prime sono prive di coesione e sono dette morbide; le seconde sono coese e sono dette solide. Qualsiasi cosa sia privo di forza coesiva è, secondo il punto di vista fisico-strutturale, in espansione, dispersione e rilassamento, come i tessuti corporei quando ritengono i liquidi - e ciò e Yin! Al contrario, quello che ha forza coesiva ed è compatto è simile ad un muscolo in contrazione - ed è indubitabilmente Yang!

Per questi motivi, alimentarmente, la Macrobiotica giudica la frutta come estremamente Yin (ricca d'acqua, espansa, poco sostanziale) e la carne come estremamente Yang (solida, densa, forte). Preferisce così evitare i cibi estremi e utilizzare in prevalenza alimenti più equilibrati come i cereali e e le verdure. Esistono, comunque, distinzioni anche all'interno di ogni categoria alimentare. Per esempio fra le frutta la mela e la fragola sono più Yang, il melone e l'anguria sono più Yin. Riguardo alla carne il maiale e il manzo sono più Yin, mentre l'agnello, il salmone, le aringhe sono più Yang.

Risultano importanti anche i procedimenti di cottura: la bollitura in acqua è più Yin. La cottura alla griglia è Yang. Non cuocere lasciando i cibi crudi è più Yin...

macrobiotica

Ad ogni modo sono parecchio interessato all'approccio Yin-Yang alla dietetica e alla terapia in genere. lo Yin-Yang è una buona guida, una bussola, un modo di orientarsi e di capire, ma è altrettanto importante non essere troppo rigidi o schematici e prestare attenzione ai bisogni individuali. Apprezzo molto l'approccio flessibile e di larghe vedute della Medicina Tradizionale Cinese, che considera ogni sostanza e ogni cibo come potenziale medicina se usato nel giusto modo.
La Macrobiotica, rispetto alla Medicina Tradizionale, utilizza Yin-Yang in un modo che risulta strano a chi è già esperto del punto di vista cinese: per esempio normalmente lo Yin viene considerato come contrazione e lo Yang come espansione; ebbene la Macrobiotica insegna esattamente il contrario: Yin = espansione, Yang = contrazione. La ragione di ciò, dicono, sta nel fatto che la M.T.C. si concentra sull'aspetto energetico (movimento, attività-passività), mentre la Macrobiotica focalizza sull'aspetto fisico-materico (consistenza, durezza-morbidezza). Il rischio, naturalmente, è la confusione, però non credo che la visione macrobiotica sia sbagliata, perchè penso che Yin-Yang siano termini relativi e in costante cambiamento, anche dal punto di vista concettuale! D'altra parte anche nell'antichissimo testo filosofico-divinatorio dell'Yi Jing (I Ching), le linee che compongono gli esagrammi sono spezzate (Yin) o intere (Yang): le prime sono prive di coesione e sono dette morbide; le seconde sono coese e sono dette solide. Qualsiasi cosa sia privo di forza coesiva è, secondo il punto di vista fisico-strutturale, in espansione, dispersione e rilassamento, come i tessuti corporei quando ritengono i liquidi - e ciò e Yin! Al contrario, quello che ha forza coesiva ed è compatto è simile ad un muscolo in contrazione - ed è indubitabilmente Yang!

Per questi motivi, alimentarmente, la Macrobiotica giudica la frutta come estremamente Yin (ricca d'acqua, espansa, poco sostanziale) e la carne come estremamente Yang (solida, densa, forte). Preferisce così evitare i cibi estremi e utilizzare in prevalenza alimenti più equilibrati come i cereali e e le verdure. Esistono, comunque, distinzioni anche all'interno di ogni categoria alimentare. Per esempio fra le frutta la mela e la fragola sono più Yang, il melone e l'anguria sono più Yin. Riguardo alla carne il maiale e il manzo sono più Yin, mentre l'agnello, il salmone, le aringhe sono più Yang.

Risultano importanti anche i procedimenti di cottura: la bollitura in acqua è più Yin. La cottura alla griglia è Yang. Non cuocere lasciando i cibi crudi è più Yin...

Macrobiotica

Filosofia Macrobiotica

Da " Il Nuovo Libro della Macrobiotica" di Michio Kushi Ed. Mediterranee

Nel 1913 in un negozio di libri usati di Kyoto, in Giappone, un giovane di 18 anni, di nome Yukikazu Sakurazawa, gravemente ammalato di tubercolosi, comperò un volumetto intitolato Come curare le malattie mediante la dieta. L'autore, Sagen Ishizuka, medico, sosteneva che quasi tutte le malattie infettive e degenerative si possono guarire alimentandosi invece che con carne, zucchero, riso brillato, farina bianca e altri cibi raffinati della civiltà moderna, con riso e altri cereali integrali, minestra di miso, verdura cotta, alghe marine e altri cibi tradizionali. Con sua grande meraviglia quella dieta ebbe successo; e una volta guarito dalla tubercolosi il giovane Sakurazawa si dedicò per il resto della sua vi­ta allo studio dei rapporti che intercorrono fra l'alimentazione, l'ambiente e la salute.

Con lo pseudonimo di George Ohsawa scrisse molti libri e tenne numero­se conferenze sull'Ordine dell'Universo, e in particolare sull'applicazione dei principi dietetici e ambientali per migliorare la salute degli individui e delle fa­miglie e realizzare la pace nel mondo. Nei suoi viaggi in Europa e negli Stati Uniti, a cavallo degli anni '50 e'60, usò l'espressione "macrobiotica zen" per definire la sua dottrina. Diete bilancia­te venivano tradizionalmente seguite dai praticanti dello zen. Poiché allora in Occidente lo zen era popolare, Ohsawa sperava così facendo di richiamare l'attenzione del pubblico su questo aspetto della pratica zeniana, anche se i suoi insegnamenti non si limitavano a suggerire pratiche buddhiste. In quegli stessi anni il professor Needham, nella sua ponderosa storia della scienza e della civil­tà in Oriente e in Occidente, confrontava l'approccio estremo-orientale alla sa­lute e alla longevità (basato sui principi di yin e yang) , che esaltava l'importanza della dieta, con la tradizione occidentale, rappresentata da Ippocrate, Hefeland e altri. E definì queste correnti storiche gemelle macrobiotica. Come risultato di questi sforzi il termine macrobiotica cominciò a diffondersi nella società mo­derna. Avendo studiato con George Ohsawa in Giappone nel periodo successivo alla fine della seconda guerra mondiale, dopo aver iniziato ad insegnare la filo­sofia di yin e yang negli Stati Uniti, io adottai il termine "macrobiotica" nel suo significato originario di metodo universale che assicura la salute e la longevità e che, oltre che della dieta, si occupa dello studio di tutte le dimensioni della vita umana, dell'ordine naturale e dell'evoluzione cosmica. La macrobiotica abbrac­cia tutti i campi possibili: comportamento, pensiero, respirazione, esercizi fisici, rapporti, abitudini, usi e costumi, culture, idee e coscienza, nonché gli stili di vi­ta, individuali e collettivi, di tutto il mondo. Di conseguenza la macrobiotica non si identifica unicamente con la dieta, anche se questa per molte persone rappresenta il primo passo e l'introduzione allo stile di vita da essa propugnato. E' "macrobiotica" il modo di vivere universale che ha permesso all'umanità di svilupparsi biologicamente, psichicamente e spiritualmente e che le permetterà di conservare la salute e di raggiungere la felicità e la pace. Comprende un ap­proccio dietetico, ma il suo obiettivo è quello di assicurare la sopravvivenza del­la specie umana e la sua ulteriore evoluzione su questo pianeta. Come dimostra questo breve excursus storico della macrobiotica, essa non è un concetto astratto ma una realtà viva. A partire dalle prime culture e ci­viltà fiorite su questo pianeta, essa è stata praticata e sviluppata generazione do­po generazione: contempla la dieta e il sonno, l'attività e il riposo, il pensiero e il sentimento, il rispetto per i genitori e i progenitori, l'amore per i figli e i figli dei figli, e il modo di allevarli, il soccorso ai fratelli, l'ammirato stupore per la bellezza del creato, per il prodigio dei fiori, degli alberi, dei monti, dei fiumi e delle stelle e per l'Infinito Ordine dell'Universo. Lo spirito macrobiotico è in­scindibile dal servizio del prossimo, come individuo e come collettività, della famiglia e della società, e dalla dedizione all'opera di costruzione di un mondo sano e pacifico.

La macrobiotica

La macrobiotica come filosofia di vita

La macrobiotica non è una dieta, ma una filosofia di vita basata, tra le altre cose, su un particolare regime alimentare. I cultori della macrobiotica propugnano ideali di pace e giustizia, rapporti più sereni con il mondo esterno, conoscenza e rispetto della vita; l’obiettivo viene raggiunto tramite il perfetto benessere psicofisico, che dipende tra l’altro da una equilibrata e regolare attività fisica, dallo svolgimento di discipline quali lo yoga, e da un’alimentazione sana e naturale.

La legge degli opposti complementari

La teoria del Principio Unico yin/yang è alla base di quasi tutte le filosofie estremo-orientali. Il concetto ha origine probabilmente dall’osservazione, da parte dell’antica civiltà cinese, del giorno che si trasforma in notte e viceversa. In particolare, il termine yang fa riferimento al “lato soleggiato della collina”, mentre il termine yin al “lato in ombra della collina”. Lo yin e lo yang sono opposti, ma l’uno non può esistere senza l’altro, come la destra non può esistere senza la sinistra e il freddo non può esistere senza il caldo. Ogni cosa contiene il seme del proprio opposto, ed ogni cosa può tramutarsi nel proprio opposto, come la vita si tramuta in morte. In una persona, lo yin e lo yang devono essere possibilmente in equilibrio, per garantire il benessere e la salute. Ogni sbilanciamento può creare dei problemi, in particolare provocare malattie fisiche e psichiche.

principio unico ying yang

Ad ognuno il suo

Nella dieta macrobiotica, il giusto dosaggio delle varie componenti (vitamine naturali, oligoelementi, acidi grassi insaturi, ecc.) viene stabilito in base alla propria costituzione fisica, alle condizioni geografiche e climatiche di appartenenza, al tipo di attività svolta, all’equilibrio tra yin e yang. Per gli odierni adepti di questa filosofia, è possibile in questo modo agire direttamente sulla propria salute, assicurandosi la prevenzione o addirittura la guarigione da malattie gravi degenerative (cancro, AIDS, etc.).

Gli ingredienti della macrobiotica

L’alimentazione macrobiotica è basata prevalentemente su cereali, leguminose, alghe. Tra i cereali vengono preferiti quelli non raffinati, come frumento, mais, grano saraceno, riso, orzo, avena, miglio, segale. Tra i legumi lenticchie, ceci, soia, azuki (fagiolo rosso di origine giapponese). Le alghe vengono molto utilizzate in quanto ricche di vitamine e sali minerali, e ce ne sono di diversi tipi di vari sapori e colori. Come condimenti vengono utilizzati salsa di soia, tahin (sorta di burro derivato dal sesamo), piccoli semi oleosi di sesamo, sale marino integrale, olio extra vergine di oliva.

Come cucinare macrobiotico

Gli ingredienti vanno lavati sempre in acqua fredda poco prima di essere cucinati, affinchè non perdano le loro proprietà. I legumi vanno immersi in un recipiente pieno d’acqua, che va cambiata finche non vengono espulse tutte le impurità. Le altre verdure vanno lavate in acqua corrente, e se è il caso sfregate con uno spazzolino di setole naturali. Per cucinare macrobiotico si usa prevalentemente la pentola a pressione, ma anche pentole tradizionali. I seguaci di queste dottrine prestano molta attenzione ai materiali utilizzati: vengono evitati tegami in alluminio o antiaderenti perchè ritenuti colpevoli di alterare o contaminare le virtù dei cibi; per lo stesso motivo mestoli e posate devono essere in legno, e durante la pulizia vanno limitati, se non eliminati, i detersivi.

giovedì 21 febbraio 2008

cosa vuol dire amare

Amare significa farsi liberamente impotenti per far posto alla libertà altrui.Finchè agisco sulla volontà dell' altro , lo tratto come un bambino.Amo veramente l' altro solo quando rinuncio al mio impulso di potere , a volerlo governare , concedendoglicosì lo spazio necessario affinchè sia lui a decidere del suo cammino . Se non abdico a questo mio inconscio potere , finisco per amare non lui bensì me stesso in lui , arrivando ad agire in un certo senso magicamente , con potenza.Ancora, per amare devo essere anche capace di rinunciare a voler indagare cosa sia meglio per lui, quando solo lui può sapere, di situazione in situazione, cosa sia meglio per lui. E io sono completamente all' oscuro per quanto riguarda i fatti suoi . Amare vuol dire far posto alla libertà dell' altro nel suo agire e nel suo pensare.

martedì 19 febbraio 2008

Ayurveda

L'AYURVEDA

Spesso si sente parlare di Ayurveda in modo riduttivo ad indicare prescrizioni di preparati a base di erbe e sostanze naturali, massaggi, varie terapie di purificazione e rilassamento abbinate alla cosmesi; in effetti invece si tratta di una scienza medica antica che si può considerare "complementare" alla medicina occidentale.
Mentre la medicina occidentale infatti si concentra sulle manifestazioni della malattia con una forte specializzazione, l'Ayurveda insegna che tutte le malattie colpiscono sia il corpo che la mente e che questi due aspetti non devono mai essere curati separatamente.
Accanto ad una visione olistica, che potrebbe apparire discutibile per una mentalità occidentale, l'Ayurveda raccomanda un approccio globale, che include psicologia, genetica, sessualità, alimentazione e relazioni, proponendo cioè un modello di salute legato allo "stile di vita", modello sempre di più considerato dalla medicina occidentale come una moderna soluzione "sociale" alla salute pubblica.

lunedì 18 febbraio 2008

ecovillaggi

C’era una volta un piccolo villaggio arrampicato sui monti dell’Appennino Piacentino ...
C’era una volta un piccolo villaggio arrampicato sui monti dell’Appennino Piacentino a 800 m. d’altezza, a metà strada tra la pianura e il mare. Qui vivevano ormai poche persone: la maggior parte degli abitanti aveva da tempo scelto di trasferirsi in città dove la vita appariva più facile e meno faticosa. I pochi coraggiosi rimasti continuarono a lavorare i campi e ad allevare gli animali sino a che pensarono di non poterne più e decisero di andarsene, come avevano fatto i loro compaesani. Il paese si spopolò e pian piano le belle case in pietra accusarono l’incuria e il trascorrere del tempo: i muri si riempivano di crepe e si sgretolavano, i tetti non reggevano più e la vegetazione era sempre più fitta e disordinata. All’inizio degli anni settanta però capitò a Mogliazze, questo è il nome del villaggio, un giovane medico alla ricerca di un luogo lontano dal traffico e dal caos della città. Piero, si innamorò del posto e decise di fermarsi lì e in seguito, con altri amici, diede vita a una cooperativa agricola che prese il nome dal luogo. Cominciò così una nuova vita nel villaggio di Mogliazze, talvolta costellata da momenti felici e da successi, talaltra da problemi e insuccessi. Come che sia, la storia di Mogliazze e della sua cooperativa continua. Negli anni è stato fatto un difficile lavoro di accorpamento fondiario poiché, come sempre succede in montagna, la proprietà era molto frazionata. Ora la cooperativa è proprietaria e gestisce una discreta quantità di terre il cui recupero è pressoché terminato anche con il rifacimento di muretti a secco; pure la ristrutturazione del borgo procede bene, anche se non è completamente ultimata. I miglioramenti operati al villaggio e alle terre permettono alla cooperativa di svolgere varie attività produttive: coltivare in modo biologico frutta e ortaggi che poi vengono trasformati in modo naturale; raccogliere e trasformare le piante officinali; allevare le api, le pecore e le anatre; lavorare in falegnameria, etc. Inoltre si fa agriturismo e si ospitano persone. La presenza del medico Piero ha fatto sì che il discorso della salute diventasse preminente e i consigli di medicina naturale e di alimentazione corretta vengono messi a disposizione anche dei visitatori e degli ospiti che sono numerosi, soprattutto nella bella stagione. Attualmente a Mogliazze vivono dieci persone di cui due (Joris ed Emmanuel) sono volontari a lungo termine dello Sci (Servizio civile internazionale) e due sono ragazzini (Esther e Martino, nati proprio a Mogliazze) che studiano in città e tornano a casa nei momenti liberi. Il villaggio rivive dunque e speriamo sia così ancora per molti anni. Per saperne di più Coop. agr. "Mogliazze", Loc. Mogliazze, 29022 Bobbio (Pc) tel 0523 936633. E-mail: Mogliazze@enjoy.it

vegecovillaggio

Rubens è un fiorentino in cerca di compagni per una scelta di vita verso cui nutro una stima altissima. Sta fondando un ecovillaggio, ovvero, come li ha acutamente definiti Mimmo Tringale, “un cantiere per un mondo migliore“.

Proprio dal saggio di Mimmo Tringale “Ecovillaggi: cantieri per un mondo migliore”(*) prendo la definizione di ecovillaggio perché è la migliore che ho letto finora.

Il termine ecovillaggio è un neologismo mutuato dall’anglosassone “eco-village”, coniato per la prima volta da Robert e Diane Gilman che per primi utilizzarono tale termine nel volume Ecovillages and Susteinable Communities (The Gaia Trust, 1991). Qualche anno più tardi fu fondato il Global Ecovillages Network (GEN), una rete internazionale, cui aderiscono ecovillaggi presenti in tutti i continenti, e nel 1995, con il primo meeting ospitato nella storia della comunità di Findhorn, in Scozia, il movimento degli ecovillaggi ricevette il suo battesimo ufficiale. La traduzione letterale del termine inglese non fa giustizia del significato più profondo del termine che forse sarebbe corretto tradurre con “comunità internazionale ecosostenibile”, questo perché quando si parla di ecovillaggio si intende una comunità caratterizzata da due elementi fondamentali: intenzionalità e ecosostenibilità.
[…]
Ma un ecovillaggio è qualcosa di più della semplice condivisione di uno spazio e di qualche elettrodomestico, si tratta di condividere una visione e sperimentare concretamente nel quotidiano uno stile di vita in armonia con la natura basato sui valori di solidarietà, partecipazione, ecosostenibilità e sobrietà. Provate a immaginare 18 adulti di età e professionalità diverse: insegnanti, agronomi, ingegneri informatici, agricoltori, baristi, muratori che versano in una cassa comune i propri stipendi e poi una volta prelevato una “paga uguale per tutti” di 150 euro, utilizzano tutte le risorse per le spese comuni (spese mediche, educazione dei bambini, trasporto, spese energetiche, cibo, abitazioni ecc.). Un’utopia? Eppure è quanto avviene nella Comune di Bagnaia, nei pressi di Siena.

(*) Mimmo Tringale, Ecovillaggi: cantieri per un mondo migliore, in “Terra. In campagna un’altra vita è possibile. Storie di donne e uomini che hanno deciso di coltivare un’esistenza diversa” di Sabina Calogero, Terre di Mezzo, 2005, pag. 138-144

Ecco di seguito il progetto di Rubens, chi vuole aderire o avere maggiori informazioni può contattarlo direttamente a questo indirizzo email: rubens.gardelli@yahoo.it .

A alcuni sembrerà un progetto troppo ambizioso e irrealizzabile ma vorrei segnalare a tal proposito alcune comunità già esistenti, strutturate in modo simile:

Il popolo degli Elfi - Montevettolini - Pistoia (150 persone, 15 nuclei abitativi)
Ecovillaggio Basilico (segreteria) Via dell’Agnolo 64 - Firenze - con nuovo insediamento in formazione in Puglia
Podere Mogliazze - Loc. Mogliazze - 29022 Bobbio (PC) - dagli anni ‘70, una delle più antiche in Italia

E tante altre, con principi diversi, più collegate o meno con la civiltà consumistica: www.mappaecovillaggi.it

********* IL PROGETTO DI RUBENS *********

Sto realizzando un progetto per la FONDAZIONE DI UN ECOVILLAGGIO (ecocomunità) in Italia che diventi un’esempio concreto di vita sana, felice e serena alternativo ai modelli della società “moderna”.

CERCO PERSONE che vogliano partecipare attivamente e che condividano ogni singolo punto dei principi di base, al fine di formare un GRUPPO DI LAVORO per realizzare il progetto.

PRINCIPI BASE

1. Alimentazione dei partecipanti di tipo vegan crudista e fruttarista
2. No agli animali domestici o allevati, sì agli animali liberi e selvatici
3. Visione olistica della vita, forte attenzione al benessere fisico-psichico e alla spiritualità
4. Metodi di coltivazione naturali (Fukuoka e permacultura)
5. Partecipanti non religiosi e apolitici
6. Impatto ecologico zero, nel vero senso della parola
7. Organizzazione sociale di tipo tribale a cerchio (vedi nativi americani)
8. Tutela e difesa del territorio contribuendo al ritorno dei regimi selvatici naturali

OBIETTIVI FINALI

1. Autonomia e autosufficenza totale dal mondo esterno, nessun tipo di compromesso dei nostri ideali
2. Assenza di alcuna forma di danaro, avremo le risorse necessarie per il sostentamento e la felicità solo ed esclusivamente dalla nostra terra.
3. Tutti gli oggetti dai più piccoli ai più grandi, medicine, utensili, indumenti, case e materie prime saranno ottenuti solo dal nostro terreno
4. Libertà vera e reale e serenità interiore di ogni singolo partecipante

Chi vuole aderire o avere maggiori informazioni può contattare Rubens direttamente a questo indirizzo email: rubens.gardelli@yahoo.it .

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All’appello di cui sopra hanno risposto molte persone.
Il 4 febbraio 2007 c’è stata la prima riunione tra i primi temerari liberi sognatori pacifisti e vegani che parteciperanno alla STESURA DELL’ATTO COSTITUTIVO.
Mi è dispiaciuto molto non poter partecipare, purtroppo il lavoro a volte è insopportabile e fa venire voglia di scappare in cima ai monti e non pensarci più. Ci sarò alle prossime, mi piace quello che stanno facendo e lo ammetto, sono curiosa di vedere come faranno perchè dopo aver visto l’atto costitutivo posso affermare senza ombra di dubbio che è il progetto di ecovillaggio più ambizioso che abbia mai letto! Ci vorranno proprio delle persone in gamba per riuscirci.

ATTO COSTITUTIVO DELL’ECOVILLAGGIO

PRINCIPI BASE
1. Alimentazione vegana prevalentemente crudista
2. Assenza di danaro
3. Olismo, attività atte a mantenere il benessere e l’equilibrio corpo-mente
4. Coltivazioni naturali (metodi Fukuoka e permacoltura)
5. Assenza di ogni forma di religione o politica
6. Impatto ecologico zero e ritorno ai regimi selvatici naturali
7. Organizzazione sociale solidale, tutti fanno parte della stessa famiglia
8. Fonti di sostentamento provenienti esclusivamente dal nostro terreno
9. Animali lasciati liberi e selvatici, no all’addomesticamento

OBIETTIVI FINALI
1. Autonomia e autosufficenza totale
2. Diffondere il nostro stile di vita come nuovo modello per la vera armonia
Uomo-Terra
3. Libertà e serenità interiore di ogni singolo partecipante

DETTAGLI

MOTIVAZIONI
Siamo convinti che la distruzione progressiva dell’ecosistema in cui viviamo (chiamato TERRA) sia il risultato della “società modena”, non vogliamo sentirci coresponsabili della sua distruzione e vogliamo ritornare ad uno stile di vita in armonia con le leggi e gli esseri viventi dell’ecosistema. Vogliamo vivere in coerenza con i nostri ideali ed essere d’esempio concreto di un ritorno alla natura non solo reale ma proficuo per noi stessi e tutto ciÚ che c’Ë intorno.

TERRENO
Il terreno Ë la fonte principale di sostentamento e di vita della comunità, verrà cercato un terreno con caratteristiche geologiche ben precise in quanto da esso dipenderanno le specie vegetali che potranno nascere da cui dipenderà la nostra vita.

COLTIVAZIONE
L’obiettivo finale del progetto Ë la non-coltivazioe, ovvero studiare un sitema di vegetazione autonoma che non ha abbia bisogno di aiuti dalle mani umane per crescere e dare i frutti coi quali si sosterrà l’intero villaggio. Il concetto Ë rappresentato dal giardino-bosco di cui parla Fukuoka, dove il tutto Ë in equilibrio autonomo. Torneremo ad essere dei semplici raccoglitori in armonia con le specie vegetali.

RISCALDAMENTO ED EVENTUALE COTTURA CIBO
Avverr‡ con i rami secchi che troveremo a terra, non sar‡ tagliata nessuna specie vegetale arborea.

ACQUA
Elemento principale per la vita di tutti gli esseri viventi, nella comunità dovrà essere presente una fonte naturale di acqua (fonte, ruscello, fiume) a cui attingere per tutte le necessità. La comunità non dovrà alterare i corsi naturali e le locazioni delle risorse idriche, nessun foro nel terreno, nessuna diga, nessun acquedotto, niente acqua corrente nelle case…l’acqua deve scorrere libera e fare il suo corso naturale.

CIBO E TIPO DI ALIMENTAZIONE
Il cibo proverr‡ dalle specie vegetali che vivono all’interno della comunità, tale cibo non dovrà provenire dalla morte o sfruttamento di nessun tipo di animale, in una parola sola questo regime alimentare viene definito “veganismo”. La tendenza alimentare principale sar‡ la non alterazione termica del cibo che provocherebbe il decadimento dei principi nutritivi contenuti in esso stesso e risparmierebbe moltissime energie, in una parola sola questo viene definito “crudismo”. Ho usato il terine “tendenzialmente crudisti” in quanto la nostra alimentazione dipende dalla disponibilit‡ di cibo del nostro terreno in base alle stagioni, quando potremo campare solo di crudità lo faremo, quando il clima non lo permette cuoceremo il cibo che altrimenti sarebbe immangiabile da crudo (es. cereali)

INDUMENTI
Ottenuti dalla lavorazione delle specie vegetali che crescono nel terreno della comunit‡.

PULIZIA e IGIENE
Elemento fondamentale per la sopravivvenza dell’intera comunità, al fine di evitare la trasmissione di possibili malattie dannose. Tutti i partecipanti avranno molta cura dell’igiene propria e del luogo in cui vivono con metodi naturali.

MEDICINE,SALUTE,INFORTUNI,MALATTIE
Gli elementi medicamentosi e curativi proverranno esclusivamente dalle specie vegetali presenti all’interno del territorio della comunità. Siamo convinti che una vita vissuta in armonia con le leggi naturali matenga pi˘ a lungo il corpo e la mente intatti, poco attaccabili da malattie di qualsiasi sorta.Saremo disposti a farci monitorare il nostro stato di salute da medici o studenti universitari come dimostrazione degli effetti positivi del nostro stile di vita sul nostro corpo-mente.

ANIMALI
Non ci saranno animali dipendenti dall’uomo all’interno del villaggio, tutti gli animali saranno lasciati liberi e selvatici, rispettati e amati.

DROGHE, ALCOOL e FUMO
Siamo totalmente contrari all’utilizzo di qualsiasi sostanza che alteri lo stato psicofisico dell’individuo e che abbia effetti nocivi.

DIVERTIMENTI
Sar‡ data molta importanza agli aspetti ludici della vita perchË daranno agli abitanti della comunit‡ lo spirito per poter continuare un modello di vita totalmente diverso da quello che sar‡ al di fuori della comunit‡. Potranno esistere la pittura, la musica, le danze, i giochi, le riunioni e tutto quello che la terra ci concederà di fare nel rispetto dei nostri principi e dell’ecosistema in cui viviamo.

FIGLI E EDUCAZIONE
Sarà possibile procreare nella consapevolezza che ogni “nuovo” essere umano ha il suo specifico impatto nell’ecosistema, consapevoli che il nostro terreno ha dei confini delimitati e quindi risorse finite, non infinite. L’educazione sarà cura di ogni abitante, non ci saranno specifici insegnati ma tutti potranno dare il loro apporto all’educazione. Potranno essere usati libri di qualsiasi materia che ci saremo portati dietro. Non manderemo i nostri figli nelle scuole della “società moderna” per farceli standardizzare, cresceranno liberi di pensiero senza pregiudizi e preconcetti.

ORGANIZZAZIONE SOCIALE
L’amore per ogni essere vivente Ë il principio che tutti avremo nel nostro cuore e nella nostra mente. Ogniuno di noi Ë parte del “tutto”. Crediamo nella non-violenza (fisica, parlata e scritta) a tutti i costi e in qualsiasi situazione, nell’amicizia, nella comprensione, nella comunicazione, nella tolleranza per il diverso, nel mettere davanti il bene della comunità prima del bene personale, nella solidarietà…nell’amore. Abbiamo nella nosra mente e nel nostro cuore gli esempi di uomini straordinari che hanno vissuto prima di noi: Gandhi, Ges˘, Buddha, Toro Seduto, Francesco d’Assisi, Dalai Lama…etc.

RELIGIONE E POLITICA
I partecipanti credono che l’unica religione vera Ë quella della terra e delle sue leggi naturali. Non esistono santi ma solo uomini straordinari, non esiste un’organizzazione terrena che rappresenta Dio ma Dio Ë ogni singola cellula di ogni singola forma di vita sulla TERRA, non esiste il paradiso o l’inferno ultraterreno ma la nostra terra puÚ diventare paradiso o inferno, noi siamo la nostra anima ed Ë unita al nostro corpo-mente, non esistono angeli o demoni ultraterreni ma ogni essere umano puÚ essere angelo o demone terreno. Tutte le forme di vita hanno gli stessi diritti di vivere e nessuna Ë superiore all’altra, l’unica legge suprema sono le leggi naturali. La verità sulle cose e i fatti Ë una sola, oggettiva ed indiscutibile…”non c’Ë Dio pi˘ grande della verità” (Gandhi)
Non esiste quindi la destra o la sinistra, esiste la verità, la comprensione, la non-violenza, l’amore. Rifiutiamo qualsiasi strumentalizzazione politica e partitica.

SPIRITUALITA’
Crediamo nell’olismo, nell’unione corpo-mente, siamo cellule di un pi˘ grande organismo vivente. Utilizzeremo qualsiasi forma di pratica che ci faccia sentire bene spiritualmente e fisicamente.

ABITAZIONI
Realizzate esclusivamente tramite la lavorazione delle materie prime presenti nel nostro terreno, seguendo i principi della vita in comunione. Le abitazioni verranno costruite con la terra cruda seguendo le pi˘ avantaze tecniche costruttive e senza utilizzare materiali che non provengono dalla nostra terra.

UTENSILI, STRUMENTI, OGGETTI
Realizzati esclusivamente tramite la lavorazione delle materie prime presenti nel nostro terreno.

DANARO
Non esisterà alcuna forma di danaro ne per i rapporti all’interno della comunit‡ ne per i rapporti all’esterno dei confini del nostro territorio semplicemente perchË non ce ne sar‡ bisogno, viviamo dei frutti della nostra terra e delle relazioni umane tra di noi…non abbiamo altre necessità perchË saremo felici semplicemente di vivere! Le esigenze e i desideri innaturali ce li siamo lasciati alle spalle, non ne sentiremo pi˘ l’influenza perchË siamo consapevoli delle conseguenze che hanno tali desideri sulla nostra madre terra.

MORTE
Sappiamo che Ë parte della vita e ne accettiamo la sua esistenza, viviamo nella consapevolezza che arriverà prima o poi e quindi siamo felici per ogni giorno in pi˘ che ci viene concesso in questa terra.

COMUNICAZIONE
Viviamo nella nostra piccola societ‡ ma siamo consapevoli che fuori dai nostri confini esiste una società con miliardi di altri esseri umani, l’unico mezzo di comunicazione sar‡ il sito internet della nostra società (tenuto aggiornato da un simpatizzante esterno) e la buchetta postale. Il fine di questi mezzi sarà la diffusione del nostro esempio di vita, siamo felici perchË con il nostro esempio potremo attirare tante altre persone che come noi sono sensibili alla distruzione che vedono intorno…in noi troveranno la forza necessaria per il distacco dalla “società moderna” e per fondare tante piccole nuove società.
Potremo diffondere il nostro esempio anche partecipando a comizi, incontri, trasmissioni televisive…ma per i nostri spostamenti utilizzeremo solo mezzi pubblici e le nostre gambe, i soldi per gli spostamenti dovranno esserci “regalati” da chi richiede la nostra presenza.

ENERGIE
Non esister‡ luce, gas, benzina, etc… Le energie proverranno dalle specie vegetali del terreno, come la legna. Non abbiamo pi˘ bisogno delle energie del “vecchio sistema” perchË sono proprio quelle le responsabili della distruzione dell’ecosistema.

ASPETTI LEGALI
Fonderemo un’associazione e il terreno sar‡ intestato all’associazione. Nello statuto dell’associazione saranno scritti tutti i nostri principi e i nostri scopi. Chiederemo allo Stato Italiano un regime autonomo all’interno dei nostri confini, quindi l’assenza di qualsiasi forma di tassa in quanto non utilizzeremo nessun servizio dello stato stesso. Chiederemo la possibilità di realizzarele nostre abitazioni su terreni anche non edificabili e di poterci vivere senza problemi legali, i nostri figli non dovranno essere obbligati a seguire i “corsi di standardizzazione” della scuola italiana, saranno riconosciuti ufficialmente all’anagrafe.

REALIZZAZIONE PRATICA DEL PROGETTO
Fonderemo un’assocociazione di persone con un’unità d’intenti assoluta. Faremo il conto delle persone per capire l’estensione minima del terreno. Troveremo un’ubicazione con tutte le caretteristiche giuste, contratteremo il prezzo dagli attuali proprietari per capire di quanti soldi abbiamo bisogno. Se non avremo tutti i soldi subito accenderemo un mutuo facendo le cose eque per ogni singolo partecipante del progetto. Questo terreno non avr‡ ancora le specie vegetali di cui avremo bisogno per il nostro sostentamento quindi una volta acceso il mutuo (max di 10 anni) inizieremo a piantare in maniera organizzata e scentifica tutte tali specie e aspetteremo che crescano in maniera naturale. Aspetteremo la fine del
mutuo, nel frattempo lavoreremo per pagare il mutuo, possibilmente cercheremo di vivere tutti insieme per coederci il pi˘
possibile e nello stesso tempo le piante cresceranno e noi ne monitoreremo lo sviluppo. Alla fine del mutuo le specie vegetali saranno cresciute e pronte per donarci i loro frutti che saranno la base della nostra vita, libert‡ e indipendenza! CosÏ inizieremo a costruire le nostre abitazioni coi soli materiali del nostro terreno e alla fine ci andremo a vivere nel rispetto dei nostri ideali e nella felicità di tornare finalmente ad una vita naturale!!!

Ecovillaggi

Crystal Water è un ecovillaggio situato a nord di Brisbane, in Australia. La sua fondazione risale al 1987 e nel 1996 ha ricevuto il riconoscimento del World Habitat Award per il lavoro pionieristico effettuato in campo ambientale. La proprietà si estende per 239 ettari, una piccola parte, un quinto, è stato diviso in 83 lotti privati, e in una area riservata ai visitatori. Il restante 80% è di proprietà comune, include alcuni piccoli laghi, aree per agricoltura e orticoltura, foreste e ampi spazi non abitati, le terre migliori, identificate nelle pianificazione, sono state tenute in comune e sono accessibili a tutti. Si tratta di un villaggio di permacultura, progettato nel 1985 da Permaculture Services, realizzato in una zona che soffriva di disoccupazione a causa del declino delle industrie tradizionali (legname e trasformazione casearia). La popolazione migrava verso le città, i servizi e la scuola si impoverivano, l’economia locale andava verso il sottosviluppo. Il gruppo dei promotori dopo aver individuato delle possibilità di attuare un progetto di sviluppo ecologico ha presentato un piano specifico alle autorità. Dopo un'intensa opera di lobbyng e di informazione, il progetto è stato approvato dalle istituzioni locali. La realizzazione è finita nell’ 87 e i vari lotti privati sono stati finiti nel giugno 88. Attualmente nel villaggio vivono 200 persone. Lo scorso giugno Max O’ Lindegger, autorevole membro della comunità australiana è venuto in Italia in occasione dell’incontro del Global Ecovillage Network, in svolgimento presso la comunità di Torri Superiore (Ventimiglia). A lui abbiamo rivolto alcune domande sul Crystal Water.



Come è arrivato a Crystal Waters?

Sono cresciuto in Svizzera, nei pressi di una fattoria biologica, dove ho appreso numerose cose pratiche in campo agricolo, ma poi ho dovuto fare l’ingegnere e non il farmer. In Svizzera la terra è poca e costa molto. Appena ho potuto, mi sono licenziato per dedicarmi alla permacultura, combinando l’eperienza del farmer e quella dell’ingegnere. In Australia ho avuto la possibilità di realizzare un insediamento secondo i principi della permacultura: il risultato è stato Crystal Waters, un posto in cui è bello vivere come esseri umani integrati nell’ambiente.



Cosa fa di Crystal Waters un ecovillaggio?

A Crystal Waters cerchiamo di vivere un’integrazione armoniosa con la Natura, soddisfacendo sia i bisogni materiali che quelli non-materiali. Il tutto in un contesto di eco-sistema produttivo che ha la stabilità, la diversità e la flessibilità degli ecosistemi naturali. Non è stato facile...

Certo, occorre progettare con cura sia le abitazioni che i sistemi idraulici e energetici, sia le strutture "invisibili" come i sistemi di amministrazione e di finanziamento, sia le reti di solidarietà sociale entro e fuori dal villaggio. Occorre osservare gli ecosistemi naturali per collaborare con essi e lasciare che agiscano autonomamente. Il nostro principio è: massimo di osservazione e minimo di interferenza. Abbiamo individuato alcuni bisogni fondamentali a cui dare risposta: acqua, aria, cibo pulito, espressione spirituale. interazione sociale, lavoro che abbia un senso, giochi sicuri, adeguata abitazione.

L’ecovillaggio è l’insediamento umano che soddisfa tutti questi bisogni. O meglio, questo è quello che stiamo cercando di realizzare e probabilmente ci prenderà tutta la vita. Per esempio, abbiamo ottenuto (come lavoro) di fare una guida degli eco-villaggi in Australia e Nuova Zelanda, ma via via che ricevevamo i progetti ci rendevamo conto che nessuna delle esperienze segnalateci poteva essere considerata propriamente un ecovillaggio; poiché c’era sempre qualcuno dei bisogni fondamentali che non trovava risposta. D’altra parte si tratta di cominciare, occorre imparare dall’esperienza. E’ molto più facile progettare un ecovillaggio, quando si abita in uno di essi.



E come si vive a Crystal Waters?

Niente male, si lavora molto, ma si fa anche molta vita sociale e ci si diverte anche. Ci sono varie attività sociali, feste e pranzi comuni, concerti fra residenti, jam session, cene intorno al camino, gite nel vicino Parco e al mare. E’ un luogo di aggregazione sociale, il nostro café funziona regolarmente, ospitiamo spesso scrittori e musicisti. Ci si incontra per discutere di yoga, api, teatro, musica o per organizzare iniziative all’interno della comunità.

Molti coltivano fiori o allevano animali utili, ma nella nostra comunità non sono ammessi cani e gatti, perché dobbiamo garantire l’incolumità dei numerosi animali selvatici che vivono nei nostri terreni. Spesso collaboriamo con i vicini e ci sono aree per i bambini. Per i visitatori che vengono numerosi abbiamo approntato un’area appositamente attrezzata; per loro organizziamo visite guidate e corsi, oltre alle attività comuni.



Ci sono numerosi giovani nella tua comunità?

Con noi vivono parecchi bambini e giovani e abbiamo constatato che la presenza di molti giovani così come quella degli anziani è positiva per il villaggio. Portano responsabilità ed equilibrio. C’è anche un grande ricambio e anche questo è un bene perché assicura un continuo rinnovamento. Abbiamo imparato che l’insegnamento vivente, accanto a quello sistematico è un bene prezioso. Non dimentichiamo mai che l’impegno attivo mette in evidenza l’efficacia dell’azione locale e del pensiero globale, le scelte che facciamo oggi si rifletteranno sul futuro.



Per informazioni

Crystal Waters Co-operative

Crystal Waters Permaculture Village

MS 16 Maleny,

Queensland 4552, Australia

e-mail cwcoop@ozemail.com.au

fax +61 7 5494 4653

Il ricordo di un amore ci cambia e non ci lascia

Il ricordo di un amore
viaggia nella testa
e non c'è una ragione
quando cerchiamo quel che resta
è come un vento di passione
o una rosa rossa
il ricordo di un amore
ci cambia e non ci lascia

Se avessi avuto almeno un'occasione
adesso che so trovare le parole
ma il ricordo di un amore
continua a viaggiare nella testa

Il ricordo di un amore
lascia in bocca il sale
ed arriva dritto al cuore
senza nemmeno avvisare
è in una lettera d'amore
è nel canto del mare
il ricordo di un amore
ci parla e non ci passa

Se avessi avuto almeno un'occasione
adesso che so capire le parole
ma il ricordo di un amore
continua a viaggiare nella testa

La normalità è data dall'abitudine

Che cos’è la normalità? Come mai tante scene di “ordinaria follia” appaiono normali alla maggior parte delle persone ?

La normalità è data dall'abitudine..... tutto nella nostra società cerca di imporci l’idea che mangiare carne sia normale. Dalle pubblicità in televisone, al reparto carni del supermercato, fino alla forma stessa della “bistecca” , per non parlare poi dei “nutrizionisti” in tv, tutto vuol farci credere di starci comportando nel modo più “normale” (e conveniente) possibile.

Persino in un macello... è "normale". Il lavoro in un macello, progettati come fabbriche in miniatura con la loro normale catena di... smontaggio, è normale.

Arriviamo alle nove del mattino in quel piccolo paese mai visto prima. Entriamo con l' auto dal cancello. Siamo in quattro. Tutti vegan. Forse nessuno di noi sa perché è lì. Io, di certo, non lo so. Tramite conoscenze comuni eravamo riusciti a ottenere una visita presso quel posto. I proprietari non sapevano che eravamo vegan, solo che volevamo... informarci su come avvenivano le cose. "Ah, eccovi, pensavamo non arrivaste più. Abbiamo interrotto il lavoro per aspettarvi".
Oddio. Il lavoro. Intendono il massacro di animali.
Sgozzare e fare a pezzi. E' un lavoro
normale. (...)

Lasciano scorrere il sangue per un po', poi iniziano a fare a pezzi l'animale, gli staccano del tutto la testa, gli tolgono la pelle, lo fanno a pezzi con le seghe elettriche. E fischiettano, tranquilli. Tutto normale. La cosa più agghiacciante è forse questa. La normalità. "Se i macelli avessero le pareti di vetro, tutti diventerebbero vegetariani". E' una frase che ricorre, che ai vegetariani piace ripetere, che dà sicurezza, che ci dice "Possiamo farcela a salvare gli animali, basta far vedere a tutti cosa avviene nei macelli, e tutti capiranno, e smetteranno".
Non è così. Perchè se una persona viene a vedere un macello, vede tutto normale. Vede operai che fischiettano tranquilli. Avrà forse una breve fitta di pena per l' animale, ma scaccerà il pensiero, sovrastato dalla normalità della situazione. E' la cosa più orribile, la normalità. Toglie ogni speranza
. “

(tratto dal libro "Diventa Vegan in 10 Mosse")

La normalità è anche data dalla consuetudine: “L’uomo da sempre ha mangiato carne” (asserzione poi, facilmente confutabile) . Come si può far capire a qualcuno che sta sbagliando, che non è così scontato quello che fa, se è completamente immerso, da sempre in quella realtà?!

E' "normalissima" e comodissima la carne come la troviamo pronta nei supermercati: nei formati più impensabili, bella impacchettata, senza sangue, magari presentata in confezioni con la diciutra "biologico".
Persino la carne stessa, quando ce la troviamo davanti nel nostro piatto, è prodotta in modo da farci dimenticare il suo essere “animale”.

L’hamburger è stato fatto proprio per questo: serve per allontanare sempre di più dal consumatore l’oggetto (se così si può chiamare) primario del proprio consumo, cioè la mucca, l’essere vivente da cui comunque l’hamburger deriva. E’ il massimo del camuffamento possibile del cibo. Della mucca ormai non riconosciamo più niente, è completamente decostruita.

(tratto dal documentario “Viaggio al Centro dell’Hamburger”, visibile su http://it.youtube.com/watch?v=VLV70v-XQwk )

E' "normale" fare qualcosa che tutti fanno.
E' "normale" fare la scelta più comoda: non rinunciare al gusto e alla comodità di trovare cibo ovunque.
E' "normale" credere alle storielle che fanno vedere in pubblicità dove al posto degli allevamenti intensivi ci sono tenere fattorie.
E' "normale" far credere interessanti solo gli animali selvatici: quanti documentari avete visto sugli animali domestici e il loro comportamento, i loro sentimenti o le loro capacità intellettive?! Forse non vengono creati perchè sarebbe più difficile per le persone uccidere qualcosa verso cui iniziano a provare affetto o simpatia?!
E' "normale" inorridirsi degli asiatici che mangiano cani e gatti , è pure "normale" continuare a mangiare mucche, maiali, polli, ecc.
E' "normale" dare cibo spazzatura ai propri figli e attirarli in locali dove si mangia "carne" (carne è tra virgolette perchè chiamare carne gli hamburger del Mac donlds è un eufemismo...) tramite anche sorpresine nei menù (vedi Happy Meal).

C'è così tanta "normalità" in giro da far girare la testa a chiunque... speriamo allora che la nostra testa inizi a girare così tanto da farci svegliare.
(Se volete una sveglia tipo Matrix: http://www.themeatrix.com/italian/ )
La consapevolezza delle nostre azioni si trova al di là di tutte le convenzioni e della normalità... forse per questo per molti è così difficile da raggiungere!

Il veganismo non è una scelta.
La scelta termina dove inizia la vita di un altro.
Uccidere un essere vivente non è una scelta, è un assassinio

Metodo Clark

Metodo Clark




La dott.ssa Hulda Regehr Clark intuì la possibilità di sincronizzarsi con gli organi e i tessuto del corpo umano, proprio nel modo in cui un apparecchio radio si sintonizza su una determinata frequenza.

Ogni materia, sia organiche che inorganica, e ogni tessuto, possiedono infatti una "frequenza" specifica.

Del resto, vari strumenti diagnostici ad alta tecnologia, usati negli odierni ospedali, sono basati sul principio fisico della risonanza.

La Clark si accorse infatti che batteri, virus, muffe, funghi e altri parassiti degli organismi viventi, sono sensibili a cariche elettriche positive e selettive, mirate appunto alla loro "banda di trasmissione".
Hulda Regehr Clark, lavorando su trematodi, tenie, acari e simili, si rese presto conto che esseri umani e animali sono letteralmente invasi da parassiti d'ogni genere: finchè il sistema immunitario è giovane e forte, viene mantenuto un certo equilibrio; molto facilmente gli "ospiti sgraditi" potrebbero, invece, prendere il sopravvento diventando causa o concausa delle più disparate e spiacevoli malattie.
Il secondo passo della dott.ssa Clark fu lo sviluppo di un congegno a batteria con un bassissimo voltaggio (5 volt, quasi non avvertibili dalla nostra sensibilità e comunque non nocivi all'organismo umano), in grado di emettere "frequenza universale" che elimina quasi tutti i patogeni.
Schede Correlate

Hulda Regehr Clark
Parassiti - cosa sono - cosa fare
Chiodi di garofano
Sali di Epsom
Artemisia Assenzio
Mallo verde di noce nera
Depurativo del Fegato
Depurativo dei Reni
Mix Bilanciato Clark 100 ml
Mix bilanciato Clark 50 ml



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sabato 16 febbraio 2008

Scuola di Naturopatia emozionale

Scuola di Naturopatia emozionale

I° SCUOLA ITALIANA DI NATUROPATIA E DISCIPLINE
BIO NATURALI AD APPROCCIO METACORPOREO

I° LIVELLO E.A.C. EUROPEO - SEDI: MILANO - NAPOLI


Accreditata U.Na. (Unione Naturopati)
Riconosciuta AINaM (Associazione Italiana Naturopatia Metacorporea)

LA NATUROPATIA E LE DISCIPLINE BIO NATURALI
La naturopatia è una scienza affermata che ha come obiettivo primario quello di equilibrare le varie parti di un individuo al fine di prevenire o migliorare il suo stato di benessere generale. Tale obiettivo viene raggiunto tramite l'utilizzo di conoscenze, tecniche e prodotti che, secondo la nuova normativa, vengono identificati con il nome di discipline bio naturali, in quanto si rifanno esclusivamente ad una filosofia e ad una concezione naturale e non invasiva.

LA NATUROPATIA INTEGRATA AD APPROCCIO METACORPOREO
Nella naturopatia integrata ad approccio metarcoporeo-emozionale ciò avviene dando ampio spazio agli aspetti psicologici, emozionali ed anche spirituali dell'individuo, che sono considerati come parte integrante ed inscindibile dal suo stato di benessere. Per questo tale tipo di approccio si rivela particolarmente indicato in una società che vede in netto aumento i disturbi di origine psico somatica e gli stati cronici e degenerativi da stress.

CHI E' IL NATUROPATA M.E.
E' il professionista delle discipline bio naturali che, a differenze di quanto avviene in altri approcci, attraverso uno specifico percorso formativo e di crescita personale ha sviluppato conoscenze, capacità, abilità, sensibilità ed etica per aiutare il soggetto non solo dal punto di vista educativo (alimentazione, stile di vita) o riequilibrante (kinesiologia, fiori di bach, fitoterapia), ma anche emotivo e mentale, in un'ottica di reale e totale integrazione somato - psichica. Molte delle tecniche insegnate (Rilassamento somato psichico, Respirazione metacorporea, Visual relaxing training, Aquarespiro ed altro) sono uniche in Italia in quanto create sull'esperienza maturata dai professionisti dell'Istituto nel trattamento dei disagi di tipo psico emozionale.
Grande importanza viene inoltre data alle tecniche di comunicazione ed alla crescita personale e relazionale. Queste caratteristiche rendono il naturopata m.e. una figura non solo unica ed estremamente professionalizzata, ma anche con una preparazione multiforme che lo mette in condizione di soddisfare le molteplici necessita attuali.

PER CHI E' IL CORSO
Per chi desidera seguire un percorso di formazione che gli consenta di acquisire le conoscenze per un nuovo sbocco professionale nell'ambito della naturopatia e delle discipline bio naturali.
Per erboristi, farmacisti, operatori della salute, della prevenzione, dell'educazione, laureati e non, che vogliono sviluppare ulteriori conoscenze o approfondimenti.

COME SI SVOLGE
Il percorso è strutturato per sviluppare con gradualità competenze e conoscenze specifiche. A questo proposito ogni anno i primi week end hanno carattere di propedeuticità per permettere a chi ne senta la necessità di avere le basi minime per sfruttare al meglio il resto della formazione.
Si svolge nell'arco di tre anni come da normativa vigente per un totale di 600 ore, con la frequenza di un week end al mese, più un quarto anno e tirocinio facoltativi in strutture convenzionate o presso l'Istituto stesso. Il piano di formazione è diviso in 11 aree, all'interno delle quali vengono trattate le relative materie specifiche di ogni area. Il quarto anno può essere effettuato tramite un tirocinio o le frequenza dei moduli complementari a scelta.

COLLEGIO DOCENTI
Gian Paolo Ciao, laurea in farmacia, specializzazioni in medicina naturale, floriterapia, oligoterapia. Giuseppe Scoti, laurea in medicina, dir.med.U.O. Pronto Soccorso Eboli. Gian Marco Carenzi, laurea in psicologia, specialista in psicologia metacorporea ipnosi, regressione. Lara Gregori, counselor, specialista in counseling integrato e in tecniche ad approccio metacorporeo. Cristian Nicastro, laurea in scienze motorie, specialista in osteopatia. Filomena Boffa, tecniche manuali, massaggio ayurvedico. Paola Brena, psicologa, psicoterapeuta, esperta in tecniche psico fisiche. Anna Paola Marra, biologa, specialista in supplementi nutrizionali. Paola Limongi
, biologa ad indirizzo biomedico, ricercatrice. Gloria Cardace, biologa, specialista in scienze della nutrizione. Lorella Sala, biologa, specialista in fitoterapia e piante officinali. Luciano Belotti, medico, specialista in MTC, Omeopatia, agopuntura. Docente Univ. di Brescia. Sergio Rocco, specialista in kinesiologia.

PIANO DI INSEGNAMENTO

AREA CULTURALE
Il Naturopata necessita di una cultura di base che comprenda sia la Storia della Medicina e della Naturopatia ed alcune nozioni scientifiche fondamentali di Anatomia, Fisiologia e Patologia, tali da consentirgli un corretto inquadramento della situazione di salute del soggetto e, ove sia necessario, il dialogo con altre figure professionali. L'autonomia professionale impone inoltre la conoscenza di norme specifiche attinenti l'esercizio della professione e l'approfondimento delle correlate tematiche di responsabilità, sia sotto il profilo giuridico che etico e deontologico.

AREA NATUROPATICA CLASSICA
Quest'area comprende lo studio della Filosofia e della Metodologia Olistica Naturopatica e soprattutto della Medicina Tradizionale Cinese (M.T.O.) i cui fondamenti consentono un approccio di tipo non solo organico, ma soprattutto energetico e globale alla salute.

AREA METACORPOREO EMOZIONALE
In questa area vengono trattate in modo particolare tutte le tecniche ad approccio metacorporeo che caratterizzano l'unicità di questa scuola. fra queste il rebirthing, la respirazione metacorporea, il rilassamento somato psichico. Vengono inoltre fatti riferimenti alla psicosomatica, che è fondamentale nella valutazione naturopatica in quanto considera le relazioni simboliche tra la sfera corporea e quella psichica, ed alla psicologia metacorporea che considera l''influenza delle memorie cellulari sul nostro stato di benessere, aiutando quindi a cogliere i nessi tra le malattie fisiche e le implicazioni psico emozionali che possono averle determinate.

AREA VALUTATIVA
Comprende lo studio di tecniche atte a valutare lo stato di benessere e di equilibrio energetico dell'individuo anche in relazione alla qualità della vita e tenendo conto di vari aspetti fra cui quelli sociali, emozionali, transpersonali e spirituali. Fra le tecniche ci sono l'iridologia, che studia lo stato dell'iride oculare, e la fisiognomica che studia le caratteristiche del corpo umano (volto, mani, piedi, orecchie, ecc.) secondo teorie sia occidentali che orientali.

AREA DI RIEQUILIBRIO GENERALE E PREVENZIONE
Sono proprie di quest'ambito la Naturopatia Nutrizionale che si basa sulla conoscenza dei principi nutrizionali presenti negli alimenti e delle varie teorie sull'alimentazione preparando a consigliare programmi di alimentazione naturale personalizzati. L'Idrotermofangoterapia, disciplina che impiega metodiche di riequilibrio attraverso gli agenti naturali: acqua, sole, aria e terra (per es. impacchi di argilla o fanghi).

AREA ENERGETICO–STRUTTURALE
Comprende tecniche su base riflessologica che è una metodica che consente la valutazione globale dello stato di benessere dell'individuo tramite lo studio dei punti riflessi di mano piede e orecchio, la Kinesiologia applicata che si basa sul concetto che qualsiasi “input” venga inviato al corpo umano determina una modificazione del tono muscolare dell'organismo e il test muscolare che è impiegato per il riscontro delle intolleranze alimentari.

AREA ENERGETICO - EMOZIONALE
Appartengono a questo settore la Floriterapia di Bach, che permette di riconoscere i diversi tipi psicologici e quindi favorisce una migliore comprensione dell'essere umano mediante la conoscenza del suo profilo psichico e animico, e l' Aromaterapia, che si rivela una delle discipline più vicine all'approccio psicosomatico proprio della Naturopatia. Le essenze, infatti, hanno uno spettro d'azione molto ampio e completo, andando ad agire sul piano fisico, emotivo, mentale e spirituale. Il Naturopata ne consiglia l'impiego solo per via olfattiva e cutanea, modalità attraverso le quali l'olio essenziale veicola le informazioni più sottili. Di questa area fanno inoltre parte anche alcune tecniche di massaggio su base metacorporea che possono favorire un maggiore contatto con i propri contenuti emozionali. Fra queste il massaggio metacorporeo, il massaggio metacorporeo dolce per bambini e il massaggio metamorfico.

AREA ENERGETICO - FUNZIONALE
In quest' area ci sono la Naturopatia Funzionale che studia l'applicazione di Oligoelementi e Fitocomplementi in fase di mantenimento o di recupero del proprio benessere personale.e la Spagiria o Alchimia, che introduce a una lettura profonda del soggetto e propone rimedi consoni alla sua costituzione, tenendo conto del tema natale.

AREA PSICOLOGICO EMOZIONALE E DI RELAZIONE
In quest'ambito si entra in contatto, in modo esperienziale, con le proprie modalità relazionali al fine di acquisire consapevolezza e quindi trasformare eventuali insicurezze, blocchi, atteggiamenti pregiudiziali che possono rendere meno efficace o addirittura falsare il colloquio naturopatico.

AREA DELLA COMUNICAZIONE
Questa parte prende in considerazione tutti quegli aspetti di counseling naturopatico che un professionista deve conoscere per ottenere il meglio dalla relazione con la sua clientela. Vengono quindi prese in considerazione le tecniche di comunicazione e le principali strategie di counseling di derivazione psicologica, evolutiva e supportiva.

AREA DI CRESCITA ED EVOLUZIONE PERSONALE (Moduli facoltativi e aggiuntivi)
Questa area consente la partecipazione a seminari esperienziali di crescita personale su argomenti quali relazioni parentali, autostima, fisicità ed intimità, leadership. Il Counseling Naturopatico è inoltre un servizio messo a disposizione dai professionisti dell'Istituto per accompagnare chiunque senta il bisogno di approfondire individualmente alcune problematiche personali. Aiuta a risolvere, superare od accettare i vari aspetti di sè e insegna al futuro Naturopata ad ascoltare se stesso e gli altri in modo autentico e vero.


TITOLI RILASCIATI
Titoli rilasciati:
Diploma di Naturpatia M.E. (metacorporeo emozionale) e Discipline Bio Naturali
Iscrizione alla U.NA. (Unione Naturopati Italiana)
Iscrizione alla AINaM (Associazione Italiana Naturopatia Metacorporea)

LOGISTICA, DURATA E FREQUENZA
Durata:
3 anni + 4° facoltativo di specializzazione full immersion
Frequenza: 1 week end al mese
Orari: 10.00 alle 18.00 con pausa pranzo
Luogo Milano: Sede didattica Istituto: via Morandi 19 (traversa di Viale Monza, MM1 Rovereto)
Luogo Napoli: Hotel Millennium: via C. Umberto Maddalena 192

COME ISCRIVERSI

Inviando all'istituto via fax (02/6704157) o e-mail (info@oceanosintesi.it) il contratto di iscrizione unitamente all'acconto di pre iscrizione.

Il pagamento può essere effettuato con queste modalità:

Il vaglia va intestato a:
Gian Marco Carenzi, Via S.Giovanna D’Arco 4 , 20124 Milano
indicando sulla causale il tipo di scuola prescelto e, molto importante, il proprio numero di
telefono per potere essere ricontattati.

Il bonifico va effettuato presso:
Popolare Italiana di Via Settembrini

C/C 1410/13, CAB: 01619, ABI: 05164 CIN: U
intestato ad Associazione Oceano Sintesi

Qualora si scelga di pagare con assegno non trasferibile lo stesso va intestato a
Associazione Oceano Sintesi

e inviato tramite assicurata e con lettera di accompagnamento a:
Gian Marco Carenzi – Associazione Oceano Sintesi
Via S.Giovanna D’Arco 4 , 20124 Milano

Indicando sulla causale “ISCRIZIONE AL CORSO DI NATUROPATIA EMOZIONALE”

ASSISTENZA

L'assistenza ai corsisti durante il percorso è affidata alla Sig. Mara Turi per la sede di Milano.

Per la sede di Napoli incaricato della raccolta delle iscrizioni è il Sig. Moccia Fabio. Per la sede di Milano le iscrizioni possono essere effettuate telefonando alla segreteria dell' Istituto.

Informazioni più approfondite sui programmi e sui contenuti possono essere richieste al numeri 335/6477129, o allo 02/6704157.

naturopata

Lavorare come Naturopata

La professione del Naturopata
Il Naturopata è la figura professionale emergente di fine secolo e già rappresenta la risposta alla società del dopo duemila.
In molte realtà sanitarie, a livello nazionale, questa figura è già operativa e diverse ASL ed ospedali si avvalgono della collaborazione di un Naturopata.
Il Naturopata ha come finalità quella di mantenere l'originario equilibrio energetico fra uomo e ambiente. Il suo compito non è quello di focalizzarsi sul sintomo da sconfiggere, ma quello di individuare la causa che genera la malattia. Egli lavora integrandosi all'opera della medicina, occupandosi di prevenzione e salute. Rendendo consapevole chi soffre, delle potenzialità del proprio corpo e di quanto si possa imparare dalla malattia, svela i segreti dell'autoguarigione.
Attraverso metodi naturali, il Naturopata si accosta alla malattia in modo nuovo, ponendo l'attenzione sulla psicologia, le paure e le esperienze di vita dell'individuo. In tal modo il suo ruolo diventa complementare a quello della Medicina Tradizionale, aiutando il malato a reagire e a collaborare; utilizzando un metodo che rivitalizza e aiuta a raggiungere lo stato di salute.
Il Naturopata è quindi la figura professionale che si occupa di salute e benessere in una ottica naturale e olistica.
La figura professionale del Naturopata permette diversi sbocchi professionali:
libera professione, collaborazione con studi associati, con erboristerie e farmacie, con ditte di prodotti erboristici e/o omeopatici, in palestre, centri benessere e beauty farm.
Da tempo si sta cercando in sede parlamentare di emanare delle norme per la regolamentazione della medicina naturale e delle figure professionali ad essa correlate.
Attualmente, la più recente proposta di legge in materia è del 2005 a firma dell’On. Lucchese e riguarda il riconoscimento delle medicine e pratiche non convenzionali.
Essere naturopati significa aderire a un modello di vita. Per comprenderne la filosofia bisogna infatti accostarsi ai concetti di salute e malattia in modo nuovo, ponendo l’attenzione non sul sintomo da contrastare, ma sulla causa del malessere.
Il primo compito del naturopata dunque è di tipo pedagogico: aiutando il malato a reagire e a collaborare, il naturopata lo educa all’ascolto del proprio corpo e dei segnali che esso gli invia. Guidando il paziente alla scoperta dei propri fattori di debolezza costituzionale ed educandolo al rafforzamento delle proprie risorse fisiche, psichiche ed emozionali, il naturopata gli insegna a stimolare le sue potenzialità di autoguarigione e a prevenire disarmonie bioenergetiche che, se trascurate, si trasformerebbero in patologie.
Il naturopata deve: stimolare la conoscenza introspettiva della persona suggerire gli interventi più idonei (pratiche alimentari, igieniche e di riequilibrio psico-fisico), spiegandone bene i motivi e i meccanismi, per motivare il paziente nel proseguimento della terapia fungere da sostegno psicologico scegliere tra le discipline del suo bagaglio multidisciplinare quella che meglio si adatta a interagire con lo stato della persona in termini di efficacia e tempestività.
Il naturopata insegna a dire basta al sovraccarico di impegni, che porta gli uomini a non dedicare tempo alla salvaguardia del proprio benessere. È questo il ruolo educativo della naturopatia: far riflettere sui valori falsi e insegnare quelli veri. È importante sottolineare che il naturopata non è un operatore medico, difatti non rientrano nel suo campo d’intervento né la diagnosi né la cura delle patologie.
Tuttavia, il suo campo d’azione può e deve fondersi con quello del medico, per far sì che la naturopatia possa arrivare là dove la medicina non riesce e viceversa. Infatti il naturopata riconosce i sintomi delle patologie di competenza medica o psicologica e indirizza il paziente verso specialisti medici per gli opportuni approfondimenti diagnostici o terapeutici.
Formazione
Per definirsi Naturopata occorre avere completato una formazione seria, seguendo un corso della durata minima di tre anni, per un totale di ore di lezioni frontali corrispondenti ai parametri formativi minimi per tutte le professioni sanitarie.
In questi corsi si affrontano discipline di base come anatomia, fisiologia, patologia, chimica e biochimica, fisica e biofisica, biologia, genetica, psicologia a cui si aggiungono naturalmente le discipline specifiche dell’ambito naturopatico, riferite all’aspetto costituzionale e di terreno del singolo individuo, e miranti alla prevenzione primaria, all’educazione nell’ambito degli stili di vita e dell’alimentazione naturale.
Scuole di naturopatia
In Italia esistono istituti che insegnano le varie discipline legate alla naturopatia i cui studi hanno una durata di circa tre/quattro anni (per 800-1200 ore complessive), periodo durante il quale vengono affrontate le tematiche della riflessologia plantare, della fitoterapia, iridologia naturopatica, elementi di energetica tradizionale cinese, floriterapia di Bach, alimentazione naturale ed anatomia.
Alcune scuole:
Istituto Rudy Lanza
Via Fuhrmann, 74 - 10062 Luserna S. Giovanni (TO)
Tel. 0121 954.452 Fax 0121 902136
Sedi: Torino, Milano, Padova, Bologna, Genova, Roma, Cagliari
La Scuola di Naturopatia Tradizionale: consiste in un percorso didattico triennale finalizzato alla formazione dell’ operatore Naturopata professionista e in un 4° anno di perfezionamento facoltativo. I corsi si svolgono nei fine settimana (sabato e domenica).
Al termine dell'iter triennale, superati gli esami e sostenuta la discussione della tesi, l'allievo ha diritto al DIPLOMA DI NATUROPATIA e su domanda il DIPLÔME DE NATUROPATHIE del Collège Européen de Naturopathie Traditionelle Holistique - France; è riconosciuto dalla FNNHP quale Naturopata professionista e potrà far parte del Registro Nazionale Naturopati Professionisti.
Scuola Superiore di Naturopatia di Genova
Via Pisa, 23 – GENOVA
Tel. 010 366494
La Scuola organizza un corso quadriennale di Naturopatia, rivolto a laureati, a laureandi, a diplomati in qualsiasi disciplina e a chiunque abbia un interesse culturale e professionale sugli argomenti in oggetto. Il programma proposto fornisce una panoramica completa delle tecniche e delle metodologie utilizzate nell'ambito della Medicina Olistica per la formazione di tecnici naturopati o per l'approfondimento di discipline specifiche da parte di professionisti nel settore socio-sanitario.
Istituto Riza
Sedi: Via L. Anelli 4 - Milano
Via Carbonara 5 - Bologna
Via Montorio 60 - Verona
La Scuola organizza un corso quadriennale di Naturopatia.
Università Popolare Scienze Umane di Milano
La Scuola organizza un corso triennale per NATUROPATA PROFESSIONISTA Il corso è destinato a dare una formazione professionale per Naturopata Professionista, rifacendosi al modello didattico delle lauree di primo livello. Esso comprende tutte le materie propedeutiche comuni ai percorsi formativi del settore sanitario più materie di indirizzo specifico in Naturopatia. L'iter di studio è organizzato in 180 Crediti Formativi e ha la durata di tre anni. Le lezioni comprendono sia gli aspetti teorici che quelli pratici delle diverse discipline, in modo da offrire allo studente una capacità operativa immediata. Il corso di naturopatia dell'Università Popolare di Scienze Umane è l'unico che propone una lettura delle discipline naturopatiche attraverso la Medicina Biologica.
Accademia di Scienze Igienistiche Naturali Galileo Galilei
Largo Nazario Sauro, 11 – TRENTO
La Scuola organizza un corso triennale di Naturopatia. La scuola è riconosciuta ed associata all’lnternational Federation of Heilpraktiker e.V. di Bonn.
AMI University: l'Accademia Milanese University
Via Lepetit, 19 – Milano
Tel. 02 6692432
La scuola è stata istituita al fine della promozione e diffusione delle medicine naturali, ha istituito dei corsi propedeutici di qualificazione professionale dedicati alle discipline di pranoterapia e di bionaturopatia. In relazione alla pranoterapia, vengono inoltre effettuate foto Kirlian secondo una nuova rivoluzionaria metodica.
Zefiro - Libera Università di Medicina olistica Integrata
Viale Gramsci, 41 – Taranto
Tel. 339 2685602
La Scuola organizza un corso triennale di Naturopatia.
Associazione Europea di Medicine Tradizionali
Via Principessa Clotilde 77 - Torino
tel/fax 0114375669cell. 3396501448
L'Istituto svolge diverse tipologie di corsi e rilascia il diploma di naturopata. (riconosciuto dal CNR Collége de Naturopathie Rénovée André Lafon, Francia)
Accademia di naturopatia A.N.E.A di Prato
via Cefalonia, 4 Prato Tel. 347.3824864
Altre sedi: Modena, Genova, Pordenone, Gallarate, Roma.
La formazione offre, nel primo triennio, un monte di 1360 ore, per arrivare a 2500 ore di formazione quinquennale. In particolare, viene data molta importanza alla pratica: ben il 40% del monte ore è basato sul tirocinio interattivo.
IFE Istituto di Formazione Europeo
Associato all'Université Européenne Jean Monnet a.i.s.b.l. - Bruxelles
Via Vallazze, 82 Telefono 02 /2666166 - 20131 Milano
Programma in tre anni per il conseguimento del Diploma naturopata professionale ad indirizzo psicosomatico (operatore bionaturale).
Regione Emilia Romagna
La Regione ha approvato la legge (L.R. 11/2005) che istituisce la figura professionale del naturopata.
II naturopata è un operatore (non sanitario) del benessere che utilizza pratiche per stimolare le risorse naturali dell'individuo, per la difesa ed il ripristino delle migliori condizioni della persona, per rimuovere gli stati di disagio psicofisico e per una migliore qualità della vita. L'intervento di questo operatore può avvenire su più livelli: educativo: indicando i comportamenti più idonei da seguire per gestire il proprio equilibrio psicofisico preventivo: abituando a riconoscere gli stili di vita inadeguati e patogeni assistenziale: fornendo al cliente gli strumenti per riconoscere i propri squilibri psico-fisico-emotivi presenti o potenziali.
Il naturopata opera di norma in centri di benessere, palestre, centri fitness, centri estetici, strutture termali e di balneazione .
Profilo professionale e competenze: il naturopata deve essere in possesso di un diploma conseguito in un istituto pubblico o privato accreditato, al termine di un percorso formativo triennale di 1200 ore, di cui 200 di pratica, dopo il superamento di verifiche annuali e di un esame finale con discussione di una tesi e successiva valutazione di merito. Il naturopata opera sulla base di una valutazione olistica del cliente al quale fornisce gli elementi conoscitivi per una educazione-informazione sull'alimentazione naturale, sull'igiene, sull'attività fisica e sugli stili di vita; sull'educazione all'abitare secondo principi di architettura organica ed ecologica . Il naturopata utilizza tecniche quali il massaggio, il rilassamento e la respirazione, la fitoterapia tradizionale, gli integratori alimentari, gli olii essenziali per uso esterno e la floriterapia.
La legge regionale ha previsto l'istituzione del Registro regionale degli istituti di formazione e il Registro, suddiviso in elenchi di specializzazione, degli Operatori professionali naturopati del benessere. La legge prevede inoltre l'istituzione di un Comitato regionale per la naturopatia che dovrà stabilire i criteri per l'accreditamento delle scuole di formazione e per il riconoscimento delle competenze già acquisite. Al momento la Regione non ha ancora realizzato tali percorsi formativi.
Normative e documenti: Legge Regionale 11/2005 Istituzione della figura di operatore professionale naturopata del benessere.